In cammino con l’ acqua verso un futuro sostenibile

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Bando Cariplo “ MY  FUTURE”

Con il progetto “In cammino con l’acqua verso un futuro sostenibile” siamo entrati nella scuola facendo dialogare i pedagogisti con gli antropologi e i naturalisti con gli esperti del diritto ambientale e dei beni culturali. Il fine è stato quello di fare del nuovo spazio dedicato all’educazione civica uno spazio di incontro e di confronto di discipline diverse, ma tutte al servizio della formazione di cittadini responsabili. La prospettiva dei nostri progetti è sempre tesa a superare la frammentarietà e l’isolamento dei diversi saperi per dar luogo a un dialogo culturale in cui lo scambio e l’arricchimento reciproco caratterizzino percorsi formativi autentici. Il ruolo delle Associazioni Ambientaliste (WWF, Amici della Terra, Associazione Airone Rosso, Volontari del Monumento naturale Area Umida San Francesco di Desenzano del Garda) che hanno aderito al nostro progetto ci hanno permesso di portare avanti l’intera proposta in una sinergia ottimale di forze e di competenze. Il nostro intervento educativo ha abbracciato il seguente presupposto: la soluzione dei problemi posti dalle questioni ambientali passa necessariamente dalla formazione delle persone attraverso la riscoperta della dimensione relazionale, fondamentale per approdare a una cittadinanza attiva. Una comunità di destino, nel suo valore intergenerazionale, è il punto di partenza per orientare comportamenti responsabili per la custodia del Pianeta. La sostenibilità è la sfida contro il degrado del patrimonio naturale, contro la povertà, contro la violazione della dignità e di tutti i diritti umani e, in questa prospettiva, porre l’accento sulla formazione diventa una priorità ineludibile. 

Il nostro intervento, focalizzato sulla tutela dell’acqua, è stato realizzato a Brescia in quanto nel territorio della provincia bresciana sono presenti ben tre dei maggiori laghi (Garda, Iseo e Idro), tre dei maggiori fiumi (Oglio, Chiese e Mella) e ben 53 tra fiumi, torrenti e canali minori. I cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno impattato sull’acqua sia in termini di qualità che di quantità. E’ diminuita la portata delle acque lacuali ma anche dei bacini di falda con conseguenze importanti quali la diminuzione della produzione agroalimentare. Le numerosissime attività produttive del territorio bresciano hanno poi aggravato ulteriormente l’inquinamento delle acque con lo sversamento di sostanze altamente tossiche. Tutti questi elementi insieme alla presenza sul territorio bresciano di numerosi luoghi di interesse strettamente collegato al tema dell’acqua, ci hanno portato a scegliere di realizzare qui il nostro progetto. Naturalmente di importanza determinante è stata la grande sensibilità e disponibilità con cui un Istituto di formazione secondaria di primo grado di Brescia, l’Istituto Santa Maria di Nazareth, ha accolto il Progetto e si è impegnato con entusiasmo nella sua realizzazione.

Riflessioni da parte degli studenti

Studente 1 

Il progetto a cui abbiamo partecipato noi ragazzi del primo anno aveva lo scopo di farci riflettere sull’importanza che l’acqua ha sia per il bene e la salute di tutti che come aspetto fondamentale della cultura in senso più alto del termine.

Senza acqua – acqua pulita! – la vita stessa è in pericolo, sia che si tratti di vita umana, animale o vegetale in quanto non è possibile pensaci come separati dalla natura: siamo tutti intrecciati gli uni con gli altri nel tessuto dell’esistenza.

Studente 2

Le occasioni di riflessioni in questo progetto sono state organizzate in diverse fasi. Per prima cosa abbiamo fatto visita all’oasi di Desenzano, un territorio sotto la tutela del WWF. Lì abbiamo potuto toccare con mano quello che un poco stiamo perdendo nel nostro tempo e nelle nostre città, ovvero il camminare sull’erba, la prossimità con animali, l’ascoltare suoni già da tempo dimenticati eppure tanto famigliari. Abbiamo conosciuto la bellezza dell’ambiente a noi vicino e capito parte dei problemi che lo minacciano.

Studente 3

Una seconda parte è stata svolta in classe. Prima sono state proposte delle riflessioni per approfondire l’importanza di preservare l’acqua come bene pubblico e collante culturale, sia tramite la visione di film quali Avatar e L’uomo che piantava gli alberi, sia nelle lezioni frontali tenute con gli esperti. 

Una volta concluse le lezioni, abbiamo svolto dei laboratori per capire come la gestione di questo bene prezioso coinvolga tutto il mondo, creando, quando vi è un abuso, delle situazioni paradossali a livello globale.

Studente 4

Infine con gli insegnanti abbiamo stilato uno statuto e pensato il logo di un’associazione volta alla tutela dell’acqua nella nostra scuola, con lo scopo di formare una rete capace di portare cambiamenti positivi nelle attitudini riguardanti l’uso dell’acqua nelle nostre realtà quotidiane. Siamo convinti che, dove le leggi statali lascino, nel loro compito di guidare i cittadini, dei buchi fondamentali per il libero arbitrio sociale, spetti a noi impegnarci a riempire di atteggiamenti virtuosi la tela della nostra civiltà.

I LOGHI presentati

Studente 5

Presentiamo dunque ora i loghi che sono stati pensati dalle due classi, partiremo da quelli prodotti dalla 1A, seguiranno quelli della 1B. Il logo doveva sintetizzare le idee che sono nate a seguito delle riflessioni che questo progetto ha suscitato in noi. Non bisogna dimenticare che insieme al logo è stato votato il motto che lo accompagnerà. Esatto, abbiamo “votato” sia il motto che il logo. La parte svolta in classe è stata per noi un laboratorio di democrazia, come stiamo imparando nelle lezioni di Cittadinanza e Costituzione, anche perché la presa in carico di ogni persona nel rispetto dei propri doveri sta alla base dell’idea democratica: non possiamo aspettare che qualcuno risolva con i suoi grandi poteri i problemi sociali, ma siamo NOI che vogliamo questa responsabilità.

Lo STATUTO, scritto dagli studenti

Studente 16

Nelle ore di lettere abbiamo affrontato il testo normativo, per imparare come si scrivono le norme e le leggi, siano esse di un gioco, di una ricetta o delle semplici istruzioni. Come esercitarsi meglio se non dividendoci in gruppi e lavorando sulle parti di uno statuto? In questa attività l’idea democratica aleggiava tra i banchi: non posso scrivere dei compiti dei soci se non conosco le finalità dell’associazione. Lo scambio d’idee, nel lavoro cooperativo, è stato quindi naturale tra i “colleghi” compagni di classe che, come veri magistrati, abbiamo dovuto collaborare per costituire un testo coerente e completo.

Studente 17 

Lo statuto associativo della 1A parte dai valori cui si siamo ispirati, ovvero il rispetto dell’acqua e della natura come punto centrale del vivere comune e la preservazione dell’ordine naturale dai pericoli che possono incombere in quanto esso è un DONO di incommensurabile valore.:

Seguono la presentazione delle finalità: la preservazione nella quotidianità di un rapporto virtuoso con le risorse idriche.

Studente 18

Dopo aver esplicitato le modalità di costituzione e gestione del fondo comune, ci si è soffermati sui criteri di ammissione dei soci.

Studente 19

In seguito ci si è interrogati sui doveri di ogni associato.

Studente 20

Si deve evidenziare la ferma volontà dell’associazione nel tenere vivi i contatti sia con le realtà limitrofe che con le maggiori associazioni ecologiche operanti sul territorio, allo scopo di creare, se non ampliare, la rete di conoscenza e responsabilizzazione anche a livello locale.