Strategia e obiettivi

Obiettivi dell’Istituto di Antropologia

L’istituto di Antropologia 

  • rappresenta un polo di riferimento altamente qualificato per tutte le realtà pubbliche e private che ogni giorno si confrontano nel loro operato con le problematiche che riguardano la famiglia e la persona in tutta la loro complessità.
  • si pone come strumento di consolidata valenza scientifica al servizio di chiunque necessiti di un supporto adeguato in grado di soddisfare bisogni culturali relativi alla promozione, valorizzazione, tutela e difesa della persona e della famiglia.
  • si avvale nel suo operato di sicure competenze nei vari ambiti del sapere, ed è in grado di promuovere e sviluppare studi, ricerche, approfondimenti, relazioni, dossier, percorsi formativi strutturati e progetti di legge.

In generale, l’Istituto si propone di “Sviluppare e promuovere una società mossa da valori quali, dignità, etica, responsabilità, solidarietà, rispetto e cura del prossimo secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG) emanati dall’ONU, attraverso interventi e progetti specifici nell’area sociale, culturale, e di sviluppo sostenibile.  Esempi di contributi nelle varie aree:

Area Sociale e sanitaria (Cura della famiglia, della persona delle fragilità, inclusione, salute globale …). 

  • realizzazione di modelli sociali etici, inclusivi e sostenibili, atti a valorizzare la persona, la famiglia, l’inclusione (e.g. il sostegno alle fragilità, il rapporto inter-generazionale) e i benefici di azioni a lungo termine a vantaggio della comunità e della salvaguardia del bene comune;
  • svolgimento di attività di ricerca in campo medico, rivolte soprattutto alle persone più fragili, alle persone alle prese con problematiche familiari, sotto i profili educativi, psicologici, psichiatrici, assistenziali e ai medici a questi correlati;
  • svolgimento di attività di formazione di medici, educatori, psicologi, giuristi, insegnanti, filosofi, nonché di addetti all’assistenza che prestino o intendano prestare la propria attività al servizio della famiglia e della persona;
  • promozione della partecipazione e il coinvolgimento emotivo, relazionale e funzionale dei singoli individui, delle famiglie e delle comunità;
  • analisi dei bisogni reali delle famiglie; rimozione delle famiglie dall’auto-isolamento favorendo il dialogo con realtà circostanti e modelli lavorativi virtuosi;
  • creazione di occasioni di condivisione, aggregazione e mutualità.

Area Culturale (Ricerca, Educazione, Formazione, Lavoro…)

  • ricerca scientifica interdisciplinare su persona e famiglia, integrando discipline educative, psicologiche, sociologiche, giuridiche, filosofiche, medico-psichiatriche, economiche, ambientali e tecnologiche e iniziative atte a collaborare con università, enti, istituzioni, associazioni con simili finalità; formazione di ricercatori scientifici e di operatori necessari alla realizzazione dei propri fini statutari;
  • salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico;
  • sviluppo culturale e nuovi modelli educativi atti allo sviluppo di capacità e abilità nell’acquisire conoscenze, capacità critiche, creatività, flessibilità e capacità di reinventarsi, utilizzando l’interdisciplinarità e la complementarità delle discipline umanistiche (Arte quale filo conduttore) con le discipline scientifiche e le nuove tecnologie digitali. Tale modello educativo è la migliore risposta: al processo di apprendimento continuo richiesto dalla velocità crescente dello sviluppo e dalla durata della vita media estesa; al coinvolgimento sociale, visto che l’innovazione tecnologica qualificherà i modelli di relazione dall’individuale al collettivo; e al rafforzamento della nostra resilienza individuale e collettiva. Gli interventi nell’ambito scolastico saranno integrati con il percorso di studi anche attraverso pubblicazioni su tematiche ambientali, sociali.

Area Sostenibilità (Ecologica, Economica, Sociale, Territoriale). Sostegno a 

  • iniziative su modelli di sviluppo sostenibile, che integrino la sostenibilità economica, ecologica e sociale;
  • adozione degli obiettivi dell’U.E., dalla transizione energetica ed ecologica all’economia circolare e alla prova sociale e quindi all’utilizzo di tali modelli per una attuazione più vasta;
  • analisi degli effetti delle nuove tecnologie e loro impiego etico; analisi delle condizioni ambientali di vita e di povertà ecologica; aumento della consapevolezza dei rischi ambientali a cui la comunità locale è esposta;
  • prevenzione e compensazione delle condizioni di rischio ecologico attraverso percorsi progettati con l’amministrazione pubblica; sensibilizzazione del territorio per la creazione di “reti e corridoi ecologici umani”;
  • realizzazione di modelli di sostenibilità Integrata anche attraverso il recupero di quartieri, di aree cittadine in cui si possa garantire il benessere a tutti, l’integrazione generazionale e l’inclusione, ove il valore generato dalla sostenibilità sia reinvestito per sostenere iniziative di solidarietà. In altre parole, proposte di adozione di uno schema stratificato nel quale la “zona umana” si basa su fondamenta sociali atte a garantire standard di vita adeguati a ognuno e inclusivi, con politiche atte a proteggere l’ambiente e le risorse naturali.

Visione

L’Istituto vuole contribuire a fornire dei modelli di società, inclusiva e lungimirante, fondata su saldi principi etici, attraverso dei processi culturali/educativi/formativi dell’individuo e della famiglia basati su percorsi concreti. Il nuovo tessuto sociale vissuto, coltivato e sviluppato dalle future generazioni in applicazione dei valori della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, è il presupposto per un cambiamento del nostro modo di essere, orientato alla sostenibilità del pianeta con tutto ciò che contiene.